PALERMO. Ha 16 anni, frequenta la Scuola professionale dei mestieri Euroform e sogna di diventare un grande chef il “Miglior allievo degli istituti alberghieri” della provincia di Palermo. Tommaso Bonfardeci, iscritto al terzo anno del corso per Operatore della ristorazione-indirizzo preparazione pasti dell’Euroform, rappresenterà la provincia di Palermo alla selezione regionale del 16 gennaio prossimo.
Il prestigioso riconoscimento è arrivato durante la XXXVI edizione del “Natale del cuoco e pasticcere palermitano 2019”, evento organizzato dall’Associazione provinciale Cuochi e Pasticceri Palermo a Villa Boscogrande.
Le scuole presenti alla manifestazione erano sei: IPSSEOA Piazza di Palermo, IISS Danilo Dolci di Partinico, IPSSAR Cascino di Palermo, Istituto Gentile di Palermo, Scuola professionale dei mestieri Euroform di Palermo, IPSSAR Borsellino di Palermo.
Tommaso Bonfardeci, che ha conquistato il primo posto, è stato preparato dal responsabile di settore chef Paolo Candurra e dal professore chef Carmelo Trentacosti, rinomato executive chef.
Il piatto è stato premiato per aver centrato a pieno il tema “Mondo uovo”, per la tecnica e la cura dell’aspetto estetico. Lo studente si è cimentato in un piatto complesso: “Crème brûlé ai carciofi con nocciole di Polizzi e liquirizia. Carpaccio di baccalà con brunoise di sedano e finocchio e bottarga di tonno, gelato ai ricci di mare”.
«Si è fatta una scelta non scontata – afferma lo chef Trentacosti – inserendo oltre all’uovo di gallina anche quelle di pesce in diverse preparazioni per aumentare il livello tecnico dell’elaborato e rendere più interessante il piatto realizzato».
La giuria era composta da membri della Federazione Italiana Cuochi, tra i quali anche i membri del Culinary Team Palermo.
«Ci inorgoglisce aver vinto una competizione provinciale alla quale hanno preso parte storiche scuole di settore – sottolinea la responsabile dell’Euroform per Palermo e provincia, Maria Rita Muratore – Nella consapevolezza che l’investimento tecnico in laboratori di cucina all’avanguardia e la scelta di docenti e chef di alto rango siano la giusta strada per la formazione di nuovi professionisti di un settore, quello agroalimentare, strategico per lo sviluppo del territorio siciliano».