PALERMO. E’ tempo di Pasqua. In Sicilia è una piacevole tradizione consumare dopo il ricco pranzo della festa, elaboratissimi dolci, che fanno bella mostra in tutte le tavole per la felicità dei più ghiotti. Un mix di arti dove all’immagine si aggiunge il gusto.
All’Euroform si riscoprono le tradizioni pasquali. I docenti, maestri pasticceri, tramandano l’arte ai loro allievi, futuri chef e pasticceri. Così, in tutte le sedi, gli alunni della scuola professionale dei mestieri sposano la tradizione realizzando i dolci tipici e popolari siciliani.
Guidati dai docenti, ne hanno prima studiato le origini attraverso anche ricerche, per poi prepararli in laboratorio. A Palermo, i pastry chef Paolo Candurra e Vito Candela, hanno guidato gli alunni per la creazione delle pecorelle in pasta reale. Rispettando la tradizione: dalla ricetta originaria ai colori, fino alla confezione.
I caratteristici agnellini di pasta di mandorle sono stati addobbati e truccati, adagiati su di un pascolo, attorniati da confettini o caramelle colorati e ovetti in cioccolata (anche quelli con disegni caratteristici), decorati con un fiocco rosso sul petto, la stella argentea in fili in testa, sul dorso lo stendardo rosso col la sigla di Cristo (somigliante a quanto nell’iconografia sacra è nella mano di San Giovanni).
Le pecorelle in pasta reale, detta anche Martorana, sono realizzate con forme in gesso. Il termine martorana si rifà alla frutta realizzata nel periodo della ricorrenza dei defunti: furono le suore del Monastero della Martorana a dar vita e poi sapientemente trasmettere l’arte di tali creazioni.
Si respira già aria di festa a San Cataldo e gli allievi della scuola Euroform sono entrati nel vivo dell’atmosfera con svariate iniziative e attività che li hanno resi protagonisti. Pecorella di marzapane anche a San Cataldo. Gli studenti le hanno realizzate nel corso di un “dolce laboratorio”, sulla pasticceria pasquale, assieme i bambini del secondo circolo del plesso San Giuseppe di San Cataldo. Città che vai usanza che trovi…l’agnello pasquale di marzapane, infatti, è ripieno di pasta di pistacchio.
Altra creazione, le uova di cioccolato dipinte a mano dai bambini, con il supporto del docente-pasticcere Samuele Palumbo. Tutto secondo l’antica tradizione della pasticceria artigianale, sotto la guida della docente di scienze degli alimenti, Lucia Eufrate. Tradizione non solo in cucina, ma anche nel vestiario che si rinnova nel tempo: gli allievi della scuola Euroform hanno fatto un tuffo nel passato grazie alla visita di alcuni dei componenti del “Laboratorio artigianale Centurio” di San Cataldo.
Hanno percorso un excursus storico sugli abiti dei soldati romani. Costumi, patrimonio della tradizione sancataldese, che saranno protagonisti delle rappresentazioni della Settimana Santa giorno 28 e giorno 30. Due importanti giornate in cui saranno ancora una volta coinvolti gli allievi Euroform del corso di Operatore del Benessere, che si occuperanno della cura del trucco scenico e delle acconciature dei vari figuranti.
A Canicattì realizzate uova di Pasqua per tutti i gusti: dal fondente al bianco. Ma anche praline, coniglietti, cofanetti, palloncini e animaletti di cioccolato puro.
Gli allievi del corso Operatore della Trasformazione Agroalimentare della scuola professionale dei mestieri Euroform hanno dato spazio alla fantasia e alla creatività, mettendo come ingrediente base la professionalità. Hanno così realizzato impeccabili uova di cioccolato, partendo da zero, con le loro mani e decorandoli secondo il loro gusto e la loro fantasia.
Ingredienti
1 kg di farina di mandorle o meglio ancora di mandorle e tritate in casa
600gr di zucchero a velo
70gr di glucosio
100gr circa di acqua
1 fialetta di aroma di mandorle (facoltativa, solo se utilizate la farina e non le mandorle tritate)
Procedimento
Disponete la farina di mandorle a fontana, su di una spianatoia aggiungete lo zucchero a velo, mescolate e cominciate a lavorare aggiungendo pian piano l’acqua. Con il calore delle mani le mandorle cominceranno a cedere parte dell’olio e nell’arco di un paio di minuti otterrete un impasto che dovrete lavorare fin quando sarà liscio, bisogna essere veloci nella manipolazione dell’impasto, se proprio lo ritenete opportuno aggiungete ancora un po’ d’acqua.
Prendete ora la forma di pecorella in gesso e ricopritela di pellicola trasparente, mettete dentro un pezzetto di impasto, copritela con dell’altra pellicola e ricoprite con l’altra parte della formina. Aprite la formina, togliete la pellicola e tirate fuori la vostra pecorella, fate asciugare e dipingetele a vostro piacimento.
Potete adagiare ogni pecorella su di un in un ovale di cartoncino dorato o in un cestino, ovile, con la base verde come un prato, aggiungere piccole uova di cioccolato, qualche cioccolatino che incollerete con un po’ di zucchero a velo sciolto con qualche goccia d’acqua, una bandierina rossa, simbolo del trionfo e della festa, e un nastino rosso al collo ingentiliranno la vostra pecorella.