PALERMO. La solidarietà comincia tra i banchi. L’Ail, l’associazione italiana contro le leucemie-linfomi e mieloma, entra nella scuola professionale dei mestieri, Euroform, per una giornata all’insegna della ricerca. I volontari hanno informato e sensibilizzato gli studenti sulla realtà che ruota attorno ad Ail, promuovendo una conoscenza più completa e diretta anche delle strutture socio-sanitarie presenti sul territorio.
L’obiettivo è stato quello di stimolare l’impegno diretto e concreto dei ragazzi attraverso una giornata di informazione e sensibilizzazione, costruita sulla testimonianza diretta di chi opera con impegno e dedizione sul territorio. Un importante ruolo quello della scuola nel contribuire a formare un orientamento dei valori nei giovani, quale elemento significativo della loro identità professionale, all’impegno civile. Portare il volontariato a scuola ha come fine quello di promuovere stili di vita positivi improntati alla partecipazione attiva a sostegno de prossimo. Educare all’ascolto come capacità di accorgersi dell’altro ed assumere ruoli di responsabilità in prima persona.
“Per i nostri ragazzi – spiega Salvatore Licata, presidente Euroform – è una grande occasione di comprendere come la dimensione della solidarietà sia importante nella vita, ma soprattutto renda più lieta le loro giornate. Con un semplice gesto imparano il rispetto e il valore dell’affetto per il prossimo”.
Un piccolo dono che può salvare la vita: i ragazzi, assieme ai docenti e al personale scolastico hanno acquistato le uova di Pasqua dell’Ail.
In venticinque anni, grazie al contributo di migliaia di volontari, sono stati raccolti significativi fondi destinati al sostegno di importanti progetti di ricerca e assistenza. La manifestazione che si svolge ogni anno, in occasione delle festività, ha permesso di raggiungere rilevanti risultati negli studi e nelle terapie sempre più efficaci e mirate nella cura dei pazienti ematologici.
I fondi raccolti nel corso dell’iniziativa saranno dedicati al sostegno della ricerca scientifica, al finanziamento del Gruppo GIMEMA – Gruppo Italiano Malattie Ematologiche dell’Adulto, cui fanno capo oltre 150 Centri di Ematologia, e alla realizzazione di case alloggio per le famiglie nei pressi dei centri di terapia e di sale gioco e scuole negli ospedali.
di Federica Terrana